Panchina Gigante 383

Big Bench Community Project (BBCP)
Il Big Bench Community Project è un’iniziativa nata nel 2010 dall’idea del designer americano Chris Bangle, con l’obiettivo di valorizzare il territorio e promuovere il turismo sostenibile attraverso installazioni di panchine giganti. Ogni panchina è realizzata in collaborazione con le comunità locali, utilizzando materiali e manodopera del posto. Il progetto sostiene anche iniziative sociali e artigianali, e offre una "passport experience": i visitatori possono collezionare timbri delle panchine visitate in un apposito passaporto.

Posizionata sul Monte Castelletto in località la Vaccera, nel Comune di Angrogna a quota 1500 metri, la panchina é situata in un punto panoramico a 360 gradi, da cui si può raggiungibile solamente a piedi o in mountain bike. Nelle valli valdesi, la Val d'Angrogna é fra le più ricche di siti storici, anche molto antichi. Immersa nella natura, é possibile raggiungerla dalla Val Pellice con strada asfaltata, o dalla Val Chisone con una strada sterrata. Arrivati sul Colle della Vaccera, proseguire a piedi con una passeggiata di circa 800 mt su una vecchia pista da fondo. In bici si può raggiungere la panchina seguendo l'anello delle creste n°13 promosso dal portale "up slow tour".

Nel comune di Angrogna si possono visitare luoghi della storia valdese: la gheisa d'la tana, barba mounastria, antichi templi e il museo delle donne valdesi nella scuola del Serre. Tutti gli anni viene organizzata, dallo sport club di Angrogna, una corsa podistica.

Up Slow Tour è un progetto ideato dall’Unione Montana del Pinerolese per promuovere un nuovo modo di vivere il territorio: lento, consapevole e rispettoso dell’ambiente. Attraverso una rete di itinerari cicloescursionistici ad anello, il progetto invita a scoprire le valli e le colline del Pinerolese in sella a una bicicletta, valorizzando paesaggi naturali, borghi storici e tradizioni locali.

Tra i comuni coinvolti spicca Angrogna, luogo simbolico per la sua storia valdese e per la sua bellezza paesaggistica, che unisce natura, memoria e spiritualità. I percorsi che attraversano Angrogna permettono non solo di immergersi nei boschi e nei silenzi della Val Pellice, ma anche di visitare luoghi significativi.
Il progetto non è solo un’infrastruttura turistica, ma un invito a rallentare e ad aprirsi all’incontro: con le persone, con il paesaggio, con le storie. Attraverso il cicloturismo e la mobilità dolce, Up Slow Tour mira a creare connessioni tra comunità, sostenere le economie locali e proporre un turismo sostenibile e autentico, in cui ogni tappa diventa un’esperienza.

Up Slow Tour

Valli Valdesi

Tra le montagne delle Alpi Cozie, le Valli Valdesi raccontano una storia di fede, libertà e resistenza. Qui, nel cuore del Piemonte, la comunità valdese trovò rifugio fin dal Medioevo, mantenendo viva la propria identità e intrecciando il proprio destino con la Riforma protestante. Angrogna, valle laterale della Val Pellice, è il luogo simbolo di questa memoria: al Pra del Torno si formarono i predicatori itineranti chiamati “barba”, la Grotta di Giazzera offrì riparo durante le persecuzioni, il Colle della Vaccera divenne spazio di incontri e testimonianza collettiva, mentre il Tempio di Serre ricorda la conquista della libertà religiosa con l’Editto del 1848. Passeggiare tra questi luoghi significa immergersi in paesaggi alpini di rara bellezza e al tempo stesso in una storia unica di coraggio e speranza.

La Gheisa d’la Tana, la “Chiesa della Tana”, è una cavità naturale della Val d’Angrogna. In questo rifugio segreto, durante le persecuzioni, i Valdesi si riunivano per pregare e tenere vivo il loro culto nella libertà delle montagne.